UN MARE DI SÌ PER FERMARE LE TRIVELLE

8 aprile 2016, ore 19.00 – 

La Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle fonti e i Comitati VOTA Sì  organizzano un incontro in vista del Referendum del 17 aprile.

Il prossimo 8 aprile 2016 alle 19,00 presso il Teatro Mercadante di Altamura avrà luogo un incontro informativo in vista del Referendum con cui si vuole mettere un freno alle trivellazioni petrolifere nei nostri mari.

Interverranno:

la prof.ssa Albina Colella (ordinario di geologia – Università della Basilicata),
l’avv.Loretta Moramarco (dott. Diritto ed Economia dell’Ambiente – Università di Bari),
la dott.ssa Angela Gentile (pastorale sociale e lavoro Taranto),
Federico Cuscito (coord. No Triv terra di Bari).

Coordina Anna Larato (giornalista Gazzetta del Mezzogiorno)

Introduce l’Arcivescovo S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti.

Questo Referendum, che rappresenta un passaggio cruciale per la salvaguardia del nostro territorio, è stato promosso da 9 regioni tra cui la Puglia e si voterà domenica 17 aprile 2016. Il nostro SI al quesito referendario servirà ad opporci a un modello economico rischioso per l’ecosistema marino, ma soprattutto rappresenta la richiesta forte di una diversa politica energetica che promuova sempre più le fonti rinnovabili e superi il ricatto lavoro-salute. Partecipando tutti al referendum avremo la possibilità di affermare la priorità del diritto alla salute e all’ambiente sull’interesse economico di pochi, di un’economia sana (pesca, turismo naturalistico, culturale e gastronomico) su un’economia “malata” legata a una idea vecchia di sviluppo. Il referendum è valido se voterà il 50% + 1 degli aventi diritto: una sfida importante.
Papa Francesco nella sua ultima enciclica “LAUDATO SI” invita tutti gli uomini a salvaguardare il creato: “la sfida comune di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare” (13). Ognuno è chiamato a fare la propria parte. L’appuntamento del 17 aprile è il primo di una stagione referendaria per la democrazia, che passa per il referendum sulle riforme costituzionali del prossimo autunno, arriva a quelli per la difesa della scuola pubblica, i rifiuti zero e “Trivelle zero” per i quali presto inizierà la raccolta firme. Ecco perché nelle scorse settimane è nato ReteRENDUM Murgia (reterendum.org): cittadini attivi, associazioni e comitati dei comuni di Altamura, Gravina, Acquaviva e Santeramo che vogliono sperimentare un percorso di aggregazione, un laboratorio di cittadinanza per la partecipazione attiva per i nuovi referendum, con uno sguardo ai referendum sull’acqua del 2011.

La Diocesi ha voluto sostenere questo progetto promuovendo l’incontro pubblico dell’8 aprile ad Altamura. Diamoci da fare tutti/e, credenti e non, partecipando alla consultazione elettorale ed esprimendo al Referendum un mare di SÌ, per proteggere la nostra Casa comune.

Ufficio per i problemi sociali e il lavoro – Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle fonti

 

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI A SEDERE

 

LA VALLE DEI DINOSAURI DI ALTAMURA

Quale presente, quale futuro. La parola alle istituzioni

giovedì 25 febbraio 2016 | ore 18.00

 

Un importante evento si preannuncia per smuovere le acque stagnanti della “Valle dei Dinosauri” di Altamura: giovedì  25 febbraio 2016 si ritroveranno intorno a un tavolo tutte le Istituzioni che hanno responsabilità in questa annosa questione, per renderne conto al pubblico altamurano.

L’iniziativa, del Club Federiciano di Altamura, si terrà nel Teatro Mercadante alle ore 18.00.

Saranno presenti:

Sindaco dell’area Metropolitana ing. Antonio DE CARO,

Sindaco di Altamura prof. Giacinto FORTE

Direttore Generale per l’Archeologica del Ministero per i Beni Culturali dott. Gino FAMIGLIETTI

Segretario Regionale per la Puglia dott.ssa Eugenia VANTAGGIATO

Soprintendente ai Beni Archeologici di Puglia dott. Luigi LAROCCA

Direttore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia dott. Fabio MODESTI

Prima del dibattito, alle ore 17.30, sarà proiettato un filmato in cui il prof. Umberto Nicosia, paleontologo dell’Università di Roma e primo studioso del giacimento altamurano, spiega al grande pubblico cos’è e come si è formata la “Valle dei Dinosauri” con le sue migliaia di orme che Altamura dovrebbe proteggere e valorizzare.

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

VINO A TEATRO – III edizione

Sabato 7 novembre 2015, ore 20.30 – Teatro Mercadante

Sabato 7 novembre, al Teatro Mercadante di Altamura, è in programma la terza edizione di “Vino a Teatro”, un’iniziativa organizzata dalla ProLoco di Altamura per promuovere il territorio pugliese attraverso i suoi vini e i suoi prodotti gastronomici. L’appuntamento, rivolto agli eno-appassionati, oltre che agli addetti ai lavori, è in collaborazione con i sommelier dell’Ais Puglia (delegazione Murgia), e l’ARA, l’associazione dei ristoratori di Altamura.

L’evento sarà aperto dal dibattito sul “perché bere vino”, il tema dell’edizione 2015: ne discuteranno Pietro Colonna, presidente della ProLoco Altamura; Vincenzo Carrasso, delegato Murgia dell’AIS pugliese; Pino Ciriello, presidente dell’ARA; e Maria Teresa Ferri, per la Cantina Ferri di Valenzano, ospite della serata con vini “DUO” rosso, “DUO” bianco e “RUBEO” rosato.

Oltre ai calici, anche le musiche del cantautore torinese Matteo Castellano, accompagnato dal bassista Marco Inaudi. Al termine del dibattito, nella sala convegni del Teatro, il pubblico potrà degustare i vini dell’azienda Ferri e i piatti abbinati dai ristoratori locali.

Per info: Proloco Altamura | 0803143930

Prevendita biglietti: Box Office Teatro Mercadante | 0803101222 | info@teatromercadante.com | bookingshow.it

 

La prima stagione del teatro Mercadante

Come abbiamo già annunciato, il prossimo 11 dicembre, il teatro Mercadante sarà inaugurato ufficialmente e per l’occasione avremo come ospite il maestro Riccardo Muti con l’orchestra Cherubini. La notizia ha suscitato da subito grande entusiasmo e interesse in città e, anche per questo, stiamo lavorando alacremente per garantire la  massima partecipazione all’evento. A breve, in conferenza stampa, daremo le informazioni relative alla prenotazione e all’acquisto dei biglietti.

Contestualmente presenteremo anche la prima stagione lirico-sinfonica del Teatro Mercadante, che partirà a gennaio e comprenderà 12 eventi con musicisti di rilievo nazionale. Gli abbonamenti alla stagione saranno in vendita presso il botteghino del teatro, su via dei Mille, a partire dal 1 novembre. Vista la rapidità con cui si è raggiunto il tutto esaurito in occasione degli spettacoli di Alessandro Haber e Sergio Rubini, diamo la possibilità di prenotare l’abbonamento entro il 30 ottobre in modo da avere un diritto di prelazione sulla vendita. Potete scrivere a info@teatromercadante.com. Si accetterà un massimo di 200 prenotazioni.

Grazie per l’affetto che dimostrate.

Spiragli presenta “Concertiamoci per Matera 2019”

Si inserisce nell’ambito del costante sostegno del movimento Spiragli alla candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019 l’evento “Concertiamoci per Matera 2019″, che si terrà domani presso il teatro Mercadante. Dopo una tavola rotonda  Eugenio Finardi si esibirà in concerto. La serata è su invito. Di seguito il comunicato del Movimento Spiragli:

Il costante sostegno espresso dal Movimento Culturale Spiragli alla candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, oltre che alla costituzione dell’Area Metropolitana Murgiana – da intendersi quale comune campo di azione strategica volta alla valorizzazione delle tipicità caratterizzanti ciascuna città aderente, nonché dei comuni tratti distintivi -, approderà, giovedì 25 settembre 2014, grazie al fondamentale contributo della Di Leo Pietro SpA, ad un passaggio cruciale. “Concertiamoci per Matera 2019” è il titolo dell’evento organizzato da Spiragli e promosso dalla Di Leo Pietro SpA in collaborazione con il Comitato Matera 2019.

L’evento, in programma presso il Teatro Mercadante di Altamura, sarà strutturato in due parti: una istituzionale e una artistica. La prima, dal titolo “Matera 2019: occasione colta”, con inizio alle ore 19.00, prevede una tavola rotonda alla quale parteciperanno i sindaci di Altamura, Matera, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle, oltre che Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, e Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa; tavola rotonda volta alla condivisione e alla sottoscrizione di un protocollo di intesa.

La seconda, con inizio alle ore 21.00, sarà affidata al cantautore Eugenio Finardi, in concerto con lo spettacolo “Eugenio Finardi, parole & musica”. L’evento “Concertiamoci per Matera 2019” verrà dettagliatamente presentato nel corso della conferenza stampa indetta per il giorno 24 settembre, ore 11.30, presso la sala stampa del Comune di Matera.

Foto della serata di Lucia Fausta Gentilcore

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Summer school, bilancio della prima edizione

Un teatro aperto e funzionante ventiquatto ore su ventiquattro è il sogno che ha guidato il restauro del Mercadante. Un sogno che la città ha potuto vivere per una settimana grazie ai corsi, agli incontri e agli spettacoli inseriti nel programma della prima summer school, L’interprete tragico (6-12 settembre), organizzata dal liceo Cagnazzi e dal teatro Mercadante. L’augurio è che questo diventi la norma, del resto il preside Biagio Clemente ha ribadito più volte l’idea di fondare una vera e propria scuola di teatro, un progetto condiviso con il direttore della summer school, Fernando Balestra, (regista, drammaturgo, giornalista, Sovrintendente uscente della Fondazione Inda 2005/2012 e fondatore dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico).

Oltre a un’importante occasione di formazione e approfondimento per i corsisti, la summer school è stata anche la chiave di volta che ha tenuto insieme riflessioni su vari temi, come quello dell’attualità della drammaturgia antica e del ruolo del teatro nella società e nella formazione. «Non puoi andare a teatro e uscire uguale a come sei entrato, il teatro sconvolge», ha affermato il prof. Ieranò durante il discorso inaugurale (citando Aristotele). «L’attualità del teatro greco», ma l’affermazione è estendibile al teatro e all’arte in generale, «sta nel fatto che apre problemi, ma non offre ricette, non dà risposte, ruota attorno al fatto radicale della nostra mortalità».

Insieme al prof. Bruno Cagli  (musicologo, critico e saggista, presidente e sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma), nell’appuntamento conclusivo, abbiamo avuto modo di ascoltare alcune arie tratte da opere di Saverio Mercadante. La lectio magistralis ha preso le mosse da un brano dell’Ulisse di Joyce in cui è citato il titolo di un oratorio di Mercadante, Le sette ultime parole di Nostro Signore Gesù Cristo. Colpisce il fatto che sia citato insieme a due composizioni molto note: la Grande messa di Mozart e lo Stabat Mater di Rossini (la citazione si trova nel secondo capitolo, poco dopo l’ingresso del Signor Bloom).

La summer school ha permesso a molti giovani di esprimere il proprio talento nel corso degli spettacoli serali ed è stata anche una splendida occasione per far conoscere il nostro territorio oltre i confini regionali e il teatro Mercadante come nuovo punto di riferimento culturale e formativo.

Antonietta Tricarico

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Al via la Summer school, intervista al direttore Fernando Balestra

Mancano ormai pochi giorni all’inizio dei corsi della prima Summer school organizzata in sinergia dal teatro Mercadante e dal liceo classico Cagnazzi, con il patrocinio della Foundation Michael Cacoyannis.I l titolo è “L’interprete tragico”. Dal 6 al 12 settembre le aule del nuovo plesso del teatro Mercadante ospiteranno docenti di assoluto livello e studenti provenienti da diverse regioni d’Italia. Si terranno inoltre spettacoli serali. Abbiamo intervistato il direttore della Summer school, Fernando Balestra, regista, drammaturgo, giornalista, Sovrintendente uscente della Fondazione Inda (2005/2012) e fondatore dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Su cosa verteranno le lezioni? 

Ci sono tante ipotesi, ma nessuna certezza, su come i greci intendessero preparare e motivare l’attore, mentre esistono diverse teorie sul modo in cui si intendeva la tragedia nel secolo scorso (in Germania già dal 700 con Goethe, ma soprattutto nell’800), su come rievocare oltre 2000 anni dopo gli eroi della tragedia greca. Per la prima volta tentiamo due cose: capire in che modo queste teorie possono farci comprendere meglio la messa in scena e sperimentare, in un corso pratico, una teoria che sto elaborando, quella dell’interpretazione a calco.

Potrebbe illustrarci questa teoria?

Esiste già la traduzione a calco dal greco, i due maggiori rappresentanti sono stati Edoardo Sanguineti e Cesare Pavese. Il traduttore non cambia la sequenza dei vocaboli, ma su quella esercita il trasporto in un’altra lingua. L’ispirazione  nasce dai gessi di Pompei. Nel 1863 un archeologo illuminato, Giuseppe Fiorelli, capo degli scavi, venne chiamato dagli operai perché in una cavità furono trovate delle ossa. Intorno a questi resti di scheletro fece colare gesso e acqua. Quando si solidificarono si ottenne un calco che rendeva visibile la posizione del corpo, l’espressione del volto e una serie di elementi che riportano immediatamente nell’attualità della tragedia, nel momento esatto in cui sta per finire una vita umana. Con la tragedia greca si è sempre avuto un approccio declamatorio e retorico, mentre la tecnica migliore è scavare nell’intimo di questo scheletro meraviglioso che è il testo e, attraverso il lavoro dell’attore, dargli corpo, un corpo che vive nell’attualità con quei sentimenti che eredita dal passato. L’interpretazione a calco è il tentativo di vivificare il tragico e renderlo attuale. A questo lavorerà Monica Conti.

È una tecnica che presuppone uno scavo interiore?

Si, e grande sensibilità. In un momento di distrazione collettiva è importante che l’attore almeno non smarrisca la sensibilità di sentirsi cittadino del mondo e la capacità di raccontare la sofferenza del mondo. Il testo greco nasconde le pulsioni minime della vita, i grandi sentimenti del figlio per il padre, della madre per il figlio, cose assolute che ci ritornano alla mente per esempio quando vediamo i profughi siriani, i fuggiaschi palestinesi, la mamma che piange avendo tra le braccia il bambino ucciso da una bomba. Si parlerà anche di altri metodi come quello di  Stanislavskij o le teorie di Artaud, Pirandello, Grotowski. Saranno 7 giorni di immersione.

Una settimana di lavoro intensivo, quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Con la Summer school inizia un’attività specialistica che penso continuerà, le prossime volte sarà sempre più facile approfondire ulteriormente. Gli iscritti sono giovani diplomati da poco al liceo e alcuni professori titolari di laboratori teatrali. Sono persone motivate che vengono anche da lontano, ognuno poi seguirà un proprio percorso.

Qual è il ruolo del teatro, in particolare del teatro classico, nella formazione e nella società?

Il teatro racconta la vita collettiva, è utile alla società, alla coscienza civile dei popoli. L’esperienza di Siracusa dice una cosa semplice: la tragedia greca suscita curiosità e attira spettatori. Aggiungiamo che, come si dice spesso, nella nostra società i valori sono stati persi, allora l’unica possibilità è ricominciare da capo e da dove siamo nati, cioè dai greci e dai cristiani, che hanno reso sublimi temi quali la dignità della persona, il rispetto dell’altro, l’odio per la schiavitù. Ritorniamo indietro quando le cose davanti a noi sono difficili. La cultura serve a difendere la vita, a rianimare le statue di gesso che siamo diventati, partendo dalla conoscenza e dal rispettare del senso del dolore, che la società tende a rimuovere insieme alla morte. Si ha paura di vedere la morte, si muore negli ospedali, spesso da soli, si ha paura del dolore e si cerca la distrazione. La cultura inoltre è un movente economico potente, ma bisogna espandersi come l’Impero romano, con avamposti. Altamura potrebbe essere avamposto delle zone marinare. Siccome serve molto denaro per avere una compagnia, bisogna ideare progetti.

La Summer school si inserisce in quest’ottica?

La Summer school, con dodici docenti di qualità assoluta e quattro università coinvolte, è il motore iniziale o la prima pietra di un progetto. É la prima volta in Europa che una scuola partecipa a un’iniziativa di questo genere. Tra gli altri verrà a parlarci di Mercandante il suo maggior collezionista e anche uno dei musicologi più famosi al mondo, che è Bruno Cagli. Altamura diventa un centro di cultura, si creano relazioni che proiettano la città, insieme al teatro Mercadante e al liceo Cagnazzi, in una dimensione nazionale e mi auguro internazionale. L’iniziativa permette di recuperare in un unico abbraccio “due templi dell’educazione, così contigui da guardarsi, il nascente teatro e il Collegio Cagnazzi, garanti del prestigio intellettuale ed etico della città, regina della Murgia, tra Bari e Matera”. Sono parole tratte dalla relazione tecnica del primo progettista del teatro Mercadante, Vincenzo Striccoli. Credo che stiamo esaltando la sua intuizione. Il liceo Cagnazzi e il teatro Mercadante non solo si stanno guardando, ma stanno creando una connessione perché Altamura abbia un motore culturale vivo e sia competitiva a livello nazionale. La Summer school è l’inizio di un processo che ha tante prospettive.

Quali sono le potenzialità e i limiti del teatro Mercadante?

É un teatro che torna a vivere, restaurato in un modo meraviglioso e ha 1700 metri quadri destinati alla formazione, come in nessun altro teatro italiano succede. Ha una graticcia di 20 metri, un palco gigantesco, si può realizzare un cartellone variegato. Il limite è quello di tutti i posti fuori dai circuiti tradizionali delle grandi città. Ci si difende diventando centro e non periferia grazie a qualcosa, una specializzazione, una qualità competitiva, che altri non hanno. Anche il turismo culturale si regge su questa massima. Un teatro è anche un’azienda e deve avere autonomia, con opportune indagini sull’utenza si potrebbe capire come. Ad esempio il consorzio potrebbe trasformarsi un un’azionariato popolare. Con abbonamenti, cartelloni adeguati ed evitando spese folli si può portare il Mercadante al centro anche dell’attenzione nazionale. Per farlo è fondamentale la produzione, creare una compagnia che sia in grado di assicurare un cartellone, un’attività costante e che sia in grado di portare il nome del Mercadante anche fuori dalla città di Altamura.

Antonietta Tricarico

XX Edizione della rassegna di teatro classico del liceo “Cagnazzi”, la testimonianza di uno studente

Il teatro scolastico del Liceo Cagnazzi compie vent’anni. Il  nostro Liceo, su proposta del preside, prof. Filippo Tarantino,  nel 1994 avviò il primo laboratorio teatrale che progressivamente è evoluto con l’organizzazione di una rassegna che si è affermata a livello nazionale e internazionale, con la partecipazione di scuole come il MIIT di Mosca (Moscow State University of railway Engineering) e il Maticni Gymnazium di Ostrava. Si svolge nell’ultima settimana di maggio, in scena testi classici e non.

Lo scopo del teatro scolastico  era e resta quello di rendere noi studenti, guidati da docenti ed esperti, coprotagonisti della intelligenza e della veicolazione dei valori umani universali che il teatro classico ha espresso e può continuare a esprimere, purché ciascuno di noi ne diventi testimone consapevole. Un esempio di questi valori lo troviamo nell’ “Antigone” di Sofocle, dove la protagonista afferma:  «Non sono nata per condividere odio, ma amore». In una società maschilista l’autore mette sulla bocca di una donna il più significativo messaggio di amore di ogni tempo, messaggio che l’essere umano deve necessariamente vivere per essere degno di questo nome.

Dal primo spettacolo del 1996, “Una sera tanti anni fa”, fino all’edizione 2013, l’atrio del nostro Liceo è stato lo scenario delle varie rappresentazioni. Quest’anno siamo approdati al Teatro Mercadante, finalmente restituito alla nostra città, con “Antigone” (presentata anche nel 2004). Il gruppo teatrale è cresciuto sempre più portando in scena i propri spettacoli a Monte Sant’Angelo nel 1997, a Firenze nel 2010 e nell’Anfiteatro greco di Siracusa nel 2011.

Inoltre grazie al progetto Comenius 3 EWHHUM a noi ragazzi è stata data la possibilità di incontrare studenti di altri licei europei, di conoscere dal vivo altre culture e soprattutto di stringere vincoli di amicizia autentica: pur parlando lingue diverse tutti continuiamo a vivere ciò che più di duemila anni or sono Orazio ha testimoniato: «Nil ego contulerim iucundo sanus amico» («Finché io sia sano di mente, niente potrei mettere a paragone con un amico che mi dà la gioia», Sat I,5,44).

Ad maiora atque meliora!

Alessandro Denora

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Isabella Scalera e l’orchestra del conservatorio Duni in concerto

Domenica 1 giugno una promettente violinista altamurana, Isabella Scalera, accompagnata dall’orchestra del conservatorio di musica “E.R. Duni” di Matera, si esibirà in concerto presso il cantiere del teatro Mercadante. Ingresso ore 20:30, inizio concerto ore 9:00.

Isabella Scalera ha cominciato a cinque anni lo studio del violino e si è diplomata col massimo dei voti presso il Duni, sotto la guida del maestro Duccio Ceccanti. Si è classificata tra i primi posti in concorsi nazionali come il “L.A.M.S”, l’ “A.C.L.I”, il “Colucci”, il “Clara Wieck”. Ha suonato in prestigiose manifestazioni concertistiche nazionali e internazionali, in formazione cameristica nella Casa della Musica di Parma, e in formazione orchestrale a Gerusalemme, Ginevra, New York, Amburgo e Berlino. Nel Dicembre 2013 ha partecipato, come primo violino dell’Italian Philharmonic Orchestra, a una tournèe di concerti in Cina, nei più prestigiosi teatri di Beijing, Shanghai, Shenzheng, Jiangmen. Attualmente frequenta il biennio di secondo livello in discipline musicali – violino – presso il Duni e affianca agli studi musicali lo studio della filosofia presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.